Isole Pontine: un piccolo gioiello nel Mar Mediterraneo

Le Isole Pontine sono un arcipelago incantevole situato al largo delle coste del Lazio nel Mar Tirreno, offrono un’esperienza indimenticabile sia per chi è in cerca di una fuga paradisiaca dal trambusto della vita quotidiana, sia per chi è più incline alla vita mondana. 

L’arcipelago è composto da sei isole: Ponza, Palmarola, Zannone, Gavi, Ventotene e Santo Stefano. Questo gruppo di gioielli naturali offre una combinazione unica di paesaggi mozzafiato, acque cristalline, tradizioni storiche e una ricca biodiversità.

Le Isole che compongono l’arcipelago delle Pontine o Ponziane

1. Ponza

È la maggiore isola per estensione dell’arcipelago delle isole Ponziane, di cui fanno parte anche GaviZannonePalmarolaVentotene e Santo Stefano. Di esse, soltanto Ponza e Ventotene sono abitate. 

Isola meravigliosa, caratterizzata da un trionfo di colori, profumi e sapori. Il mare è splendido: navigando lungo la costa si passa dal turchese, al verde smeraldo, fino al blu intenso. Ogni tuffo è una sorpresa!

Per esplorare al meglio le meraviglie di Ponza, il modo ideale è senza dubbio la barca (scopri i nostri weekend alle Isole Pontine e la gita in gommone) Questa modalità di visita consente di avventurarsi lungo la costa dell’isola, raggiungendo le sue più affascinanti attrazioni via mare. Grazie alla libertà offerta dalla barca, potrai scoprire calette remote, grotte marine segrete e panorami mozzafiato, vivendo un’esperienza indimenticabile immersi nella bellezza selvaggia di Ponza.

2. Gavi

L’isola di Gavi è una piccola isola compresa nell’arcipelago Pontino, Ha una lunghezza di circa 700 metri ed è larga circa 350 metri, il punto più alto è circa 101 metri sul livello del mare. L’isola di Gavi dal 1956 è proprietà privata anche se fa parte del comune di Ponza,  è priva di spiagge, presenta solo scogli affioranti lungo la costa frastagliata ed una sola grotta.  Essa ripete geologicamente (caolinoferro e zolfo) i caratteri dell’isola madre Ponza, come pure la flora (lentiscomirtoginestre e agavi) e la fauna (topiconiglilucertole fra cui quella di Gavi, lunga e molto scura, diversa da quella di Ponza). Gavi è meta fissa del gabbiano reale e vi nidifica il falco pellegrino.

chiaia di luna ponza

3. Zannone

È la più settentrionale di tutte e solo la terzultima per estensione (103 ettari, pari a 0,9 km² circa). Zannone è l’unica tra le isole ponziane ad essere costituita, oltre che da rocce vulcaniche, anche da rocce metamorfiche e sedimentarie risalenti ad oltre 200 milioni di anni fa.

Zannone, a differenza delle altre isole dell’Arcipelago, frastagliate e brulle, è regolare, compatta e dotata di una ricca vegetazione mediterranea, rigogliosa e ben conservata, costituendo così il luogo di sosta ideale per migliaia di uccelli migratori. L’isola di Zannone fa parte del Parco Nazionale del Circeo dal 1979 ed è sorvegliata da guardie forestali dello Stato, offre agli amanti della natura e delle passeggiate, la possibilità di un percorso all’interno del parco, dove sono situati i resti del convento cistercense. Visitando il bosco, ci si può imbattere in qualche esemplare di muflone che vive sull’isola. Di interesse archeologico è la peschiera ricavata nella roccia, collegata al mare da un condotto subacqueo accessibile attraverso una scalinata esterna in prossimità dell’approdo del Varo.

4. Palmarola

E’ la terza isola per grandezza dell’arcipelago, chiamata anche «la Forcina» per la sua forma, prende in realtà il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell’Europa, che cresce selvatica sulla sua superficie.  

Abitata solo nel periodo estivo, diventa luogo di ritiro per i ponzesi che si rifugiano nelle case grotta, tipiche abitazioni scavate nella roccia di Palmarola.  L’abitudine di rifugiarsi nelle case-grotte è molto antica ed affonda le sue radici nella necessità di sfuggire ai pirati, durante il secolo XVIII. Una delle mete più affascinanti di Palmarola sono Faraglioni di Mezzogiorno, tra i quali si distingue quello più grande al cui interno si apre un incantevole grottone, alto circa 20 metri, in cui si entra con la barca e poi si esce dall’altro lato. Seguono poi, il Faraglione Pallantele Grottelle, lo Scoglio dell’Elefante, fino ad arrivare a spiaggia o cala porto (o’ Francese nome del risotorante presente sulla spiaggia), sovrastata da una parete rocciosa parzialmente composta di ossidiana, vetro vulcanico di colore nero.

La “Secca di Mezzogiorno”, a circa un miglio dall’isola, sale dal fondale da 80 a 40 metri, ricoperta di gorgonie rosse e abitata da aragoste, cernie e murene.

Palmarola è stata definita da molti l’isola più bella del mondo.

5. Ventotene

Ventotene è un’isola del Mar Tirreno, situata al largo della costa al confine tra Lazio e Campania. L’isola ha origini vulcaniche, e fa geograficamente parte dell’arcipelago ponziano. Rappresenta la parte terminale di un vulcano sommerso che si eleva da un fondale marino profondo 700 metri

Ventotene ha una forma allungata, misura circa 1,9 chilometri quadrati ed un’altitudine massima di 139 metri, amministrativamente fa parte dell’omonimo comune (abitato da circa 600 persone) e della provincia di Latina.

Rispetto alla più grande e vicina Ponza, Ventotene è stata disabitata per molto tempo. L’assenza di acqua potabile e la mancanza di un porto naturale tennero i Romani lontani dall’isola, che preferirono colonizzare Ponza. Il destino di Ventotene cambia quando, nel 2 a.C., Cesare Augusto decide di esiliare sua figlia Giulia e sceglie proprio Ventotene.

Si tratta di un esilio dorato, perché sull’isola viene costruita una grande villa di cui oggi sono ancora visibili i resti. Giulia fu solo la prima di una lunga lista di esiliati, soprattutto donne, tra le quali la nipote di Tiberio, Agrippina, e Ottavia, moglie di Nerone. La storia di Ventotene passa attraverso i secoli vivendo le stesse vicissitudini degli stati italiani, come accadeva per la vicina Ponza. Intanto diventa un’isola di pescatori e contadini, con pochi abitanti.

Oggi, Ventotene è un’isola tranquilla in autunno e inverno e meta di vacanze in primavera ed estate: è scelta da chi ama la naturail mare, la tranquillità e il silenzio,  piccoli sentieri, le vedute e l’aria tersa compensano nei mesi invernali la chiusura di molte attività. Eccellente la visita alle cisterne romane, con guide cordiali , e belle le ore del tramonto con il sole che scompare dietro l’isola di Ponza.

Un appuntamento da non perdere é quello del 20 settembre con la Festa della Protettrice Santa Candida, e con la Gara delle Mongolfiere, realizzate dai cittadini e studenti dell’isola, che tradizionalmente si tiene il giorno prima.

6. Santo Stefano

A Ventotene appartiene amministrativamente l’isola di Santo Stefano, dominata dall’ex ergastolo borbonico realizzato nel 1795, oggi visitabile solo con guide.  Al momento l’isola è disabitata, ma è possibile visitarla tramite imbarcazioni locali. Si trova circa 2 chilometri ad est di Ventotene. L’unico edificio presente sull’isola è un carcere (“edificio circolare”) con 99 celle, fatto costruire nel periodo borbonico (circa 179495) da Ferdinando IV ed in uso fino al 1965.

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