Diventa un vero marinaio. Ti è mai capitato di salire in barca e sentirti un po’ perso tra “cazzare”, “poggiare” e “strambare”? Non preoccuparti, è normalissimo!
Imparare i termini nautici è la giusta direzione per acquisire maggiore padronanza e conoscenza del mare.
Noi di Happy Sailing crediamo che la conoscenza renda l’esperienza in mare ancora più magica. Un modo semplice per fare chiarezza e, soprattutto, per muoversi con più consapevolezza e sicurezza quando si è a bordo. Ecco il “pane quotidiano” di ogni marinaio, spiegato in modo semplice.
Iniziamo:
1. Poppa e Prua. Dove mi trovo?
Sono sicuramente due dei termini più conosciuti, ma anche quelli che spesso vengono confusi.
La poppa è la parte posteriore dell’imbarcazione, dove solitamente si trovano il timone e il sistema di governo.
La prua, al contrario, è la parte anteriore: quella che “taglia” e fende il mare durante la navigazione.
2. Babordo e Tribordo. Destra o sinistra?
Per evitare ogni ambiguità (perché la “destra” cambia a seconda di dove ti giri!), i marinai usano termini fissi guardando verso prua.
Si tratta di due termini nautici antichi che indicano rispettivamente il lato sinistro (babordo) e il lato destro (tribordo) di un’imbarcazione, osservandola guardando verso prua.
3. Virare e Strambare: cambiare rotta
Nel gergo marinaresco sono le due manovre fondamentali per cambiare la direzione dell’imbarcazione passando attraverso il vento.
La virata consiste nel portare la prua della barca verso la direzione da cui spira il vento per cambiare mure (cioè il lato della barca esposto al vento). In pratica la barca ruota portando il “muso” controvento fino a superarlo.
La strambata, invece, consiste nel portare la poppa della barca attraverso la direzione del vento per cambiare mure: la barca ruota facendo passare la coda oltre il vento, una manovra che richiede particolare attenzione.
4. Lascare e Cazzare. Il gioco delle vele.
Questi termini si riferiscono alla tensione delle cime e, per estensione, delle vele: sono infatti l’uno l’opposto dell’altro.
Lascare significa mollare o allentare una cima o una vela. Quando si lasca una scotta (la cima che controlla l’angolo della vela) si permette alla vela di allontanarsi dal centro della barca, esponendosi meno al vento.
Cazzare, al contrario, significa tirare o tendere una cima o una vela. Cazzando una scotta, la vela viene avvicinata al centro della barca, aumentando la tensione e l’esposizione al vento per renderla più efficiente in determinate andature.
5. Orzare e Poggiare. Il rapporto con il vento.
Questi termini descrivono i movimenti della barca rispetto alla direzione del vento.
Orzare significa avvicinare la prua alla direzione da cui proviene il vento: è un’azione che “stringe il vento” e si effettua agendo sul timone.
Poggiare, d’altro canto, significa allontanare la prua dalla direzione del vento, portandosi verso un’andatura più portante, come il lasco o la poppa.
⚓ Diventa Marinaio per un Giorno!
Una lezione di teoria è utile, ma niente batte la pratica con il vento tra i capelli. Il mare è una terra tutta da scoprire e la barca una dimora accogliente che aspetta solo te.
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Buon vento!






